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Influenza aviaria e utilizzo dei richiami vivi
Ultimo aggiornamento del 4/11/2020
Divieto di utilizzo dei richiami vivi a seguito di casi di influenza aviaria




In questa pagina riportiamo la cronologia delle attivita' che hanno portato all'emanazione del divieto dell'utilizzo dei richiami vivi come misura di bio sicurezza per contrastare l'influenza aviaria, con le date in cui si svolte le varie riunioni, emessi le ordinanze/regolamenti o pubblicate note informative sul sito Anatidi.it.
Naturalmente e' indicata anche l'emanazione delle varie derogahe le successive modifiche e integrazioni che permettono l'utilizzo dei richiami per uso venatorio come ultimo punto.

Ad oggi i richiami vivi devono essere dichiarati presso le ASL della zona in cui risiedono secondo regolamenti che - purtroppo - variano leggermente da provincia a provincia. Invitiamo quindi tutti i cacciatori di acquatici di informarsi in maniera dettagliata presso i propri uffici caccia e alle ASP di competenza.
Redazione Anatidi.it




4/11/2020
A seguito di un caso di influenza aviaria in Olanda, a scopo precauzionale il Ministero della Salute ha emanato una ordinanza in cui dichiara:
"fino a nuova disposizione della scrivente Direzione generale, e' sospesa la pratica dell'utilizzo come richiami vivi dei volatili appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi nelle Zone A e B definite nell'Accordo Stato Regioni rep. 125, del 25 luglio 2019 di cui alla nota DGSAF prot. n. 29049 del 20 novembre 2019, e successive modifiche."
Pubblichiamo sia l'ordinanza e la nota con il dettaglio delle zone classificate ad alto rischio.

Vedi l'ordinanza n. 23822 del 04/11/2020 del MdS che vieta i richiami vivi nelle zoen classificate A e B (.pdf 352 Kb)

Vedi l'accordo Stato Regioni rep. 125 del 25/7/2019 di cui alla nota DGSAF prot. n. 29049 del 11/2019 con le zone ad alto rischio (.pdf 1 Mb)


4/9/2018
Finalmente si tornera' ad utilizzare i richiami vivi nella caccia agli uccelli acquatici.
Il Ministero della salute ha emesso una nuova ordinanza che permette l'utilizzo dei vivi su tutto il territorio nazionale, naturalmente bisognera' utilizzare un metodo di tracciamento secondo i regolamenti che erano comununqe applicati anche prima del divieto. Nell'ordinanza e' allegato anche il protocollo di registrazione dei richiami che i vari enti dovranno seguire per memorizzare i dati di detentori e richiami sulla banca dati nazionale dei richiami.

Vedi l'ordinanza n. 21498 del 3/9/2018 che riammette l'utilizzo dei vivi su tutto il territorio nazionale (.pdf 420 Kb)


14/8/2018
E' stata pubblicata una nuova decisione della CE sulle misure di biosicurezza per l'influenza aviaria che gli stati membri dovranno adottare. Praticamente ad oggi i richiavi vivi potranno essere utilizzati in tutte le zone non classificate al alto rischio, e se le autorita' italiane inseriranno i vivi nei programmi di monitoraggio, saranno ammessi anche nelle aree dove oggi invece sono vietati. Quindi ora dobbiamo rimanere in attesa che l'Italia recepisca questa decisione con una nuova ordinanza ministeriale.

Vedi la nuova decisione della CE n. 2018/1136 del 10/8/2018 che modifica il divieto l'utilizzo dei richiami vivi agli stati membri (.pdf 400 Kb)


1/7/2018
Pubblicazione del dispositivo DGSAF prot n. 15757 del 27/6/2018 che dichiara di non prorogare il DGSAF prot n. 4122 del 19/2/2018 dal titolo "Influenza aviaria ad alta patogenicita', quindi di fatto viene bloccato l'utilizzo dei vivi poiche' con questa nuova ordinanza decade anche la deroga che lo permetteva almeno nelle regioni non a rischio. La Commissione Europea sta per emanare una nuova ordinanza che dovra' essere recepita dallo stato italiano, e di conseguenza aspettare una nuova deroga per utilizzare le anatre da richiamo.

Vedi l'ordinanza n. 15757 del 27/6/2018 che blocca momentaneamente l'utilizzo dei vivi sul territorio nazionale (.pdf 70,5 Kb)


27/4/2018
Con il dispositivo DGSAF prot n. 10648 del 27/4/2018 si proroga il dispositivo dirigenziale DGSAF n. 4122 del 19/2/2018, e quindi l'utilizzo dei vivi nelle regioni a rischio fino al 30/6/2018.


19/2/2018
Aggiornamento del dispositivo DGSAF prot n. 19967 del 31/8/2017 che viene sostituito dal nuovo dispositivo DGSAF prot n. 4122 del 19/2/2018 dal titolo "Influenza aviaria ad alta patogenicita'. Applicazione misure di riduzione del rischio e di biosicurezza" che vieta i vivi nelle zone a rischio fino al 30/4/2018.

Vedi l'ordinanza n. 4122 del 19/2/2018 che sostituisce le vecchie decisioni ed estende il divieto dei vivi fino al 30/4/2018 (.pdf 1,5 Mb)


31/1/2018
Con il dispositivo DGSAF n. 2309 del 31/1/2018 il MdS ha prorogato le misure contenute nel dispositivo dirigenziale DGSAF prot. n. 19967 del 31/8/2017 modificato con il dispositivo n. 24698 del 30/10/2017 (deroga ai vivi) che estende il divieto di utilizzare i vivi nelle regioni al alto rischio fino al 28/2/2018.


31/10/2017
Finalmente pubblicata la deroga che permette l'utilizzo dei richaimi vivi.
Rimane comunque il divieto nelle aree a maggior rischio che sono state identificate a livello regionale, quindi continua a permanere il divieto nelle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Umbria.
Se la situazione dovesse mutare saranno ampliate le altre aree regionali.

Vedi l'ordinanza n. 24698 del 30/10/2017 che in deroga all'ordinanza del 30/12/2016 ammette l'utilizzo dei richiami vivi in alcune regioni (.pdf 131Kb)


28/10/2017
Il Ministero della Salute ha prorogato le misure di di sicurezza e quindi il divieto all'uso dei richiami vivi su tutto il territorio nazionale fino al 31/12.
Facciamo presente che comunque le anatre vive non possono essere autorizzate finche il Ministero della Salute non emana la deroga all'uso dei richiami vivi per la caccia agli uccelli acquatici.
Non abbiamo il link diretto all'ordinanza n. 24016 del 20/10/2017 ma puo' essere facilmente ricercata sul web.


5/9/2017
Il Ministero della Salute con due diversi dispositivi dirigenziali (pubblicati rispettivamente il 28/7 e 30/8), a seguito di ulteriori casi di influenza aviaria ad alta patogenicita', ha prorogato ed integrato con ulteriori misure di sicurezza il divieto all'uso dei richiami vivi su tutto il territorio nazionale fino al 31/10.
Inoltre ha individuato alcune zone "ad alto rischio di trasmissione" (sono nell'allegato 1 del documento seguente) in cui saranno attivati provvedimenti molto piu' restrittivi.

Vedi l'ordinanza n. 19967 del 31/8/2017 che proroga il divieto dei richiami vivi per la caccia agli acquatici fino al 31 ottobre (.pdf 215Kb)


15/6/2017
Prorogato il dispositivo dirigenziale 8246 del 30/3/2017 fino alla fine di agosto 2017.
Ancora il Ministero della Salute non ci ha fatto sapere nulla sull'emanazione della nuova deroga all'uso dei richiami vivi che ci puo' autorizzare ad usare i richiami per la prossima stagione.

Vedi la proroga all'ordinanza ministeriale 8246 del 31/3 che vieta i richiavi vivi fino al 31 agosto (.pdf 214Kb)


30/3/2017
La CE ha pubblicato il 14/2/2017 la Decisione 2017/263 che ha abrogato la precedente decisione 2005/734/CE che definiva le "misure di riduzione del rischio e di biosicurezza" nonche' la norma che consentiva agli Stati membri l'utilizzo in deroga delle anatre da richiamo, e che l'Italia ha ratificato con l'ordinanza ministeriale n. 8246 del 30/3/2017 che pubblichiamo.
Quindi allo stato attuale non esiste una deroga che ci permette di utilizzare nella caccia agli uccelli acquatici le anatre da richiamo, poiche' con la nuova decisione della CE dovra' essere rivista, riscritta e pubblicata dal nostro Ministero della Salute.
Lo stesso MdS ci ha comunicato che:
"sara' nostra cura, non appena la situazione epidemiologica per la malattia mostrera' esiti favorevoli, affrontare anche questa tematica, coinvolgendo le Associazioni interessate ai fini dell'emanazione di un provvedimento che tenga conto di quanto previsto dalla Decisione 2017/263/UE, articolo 6, comma 2, lettera b), punti i) e ii)."

Nel momento in cui tale deroga verra' pubblicata potremo tornare ad utilizzare le anatre da richiamo.
Vi informeremo tempestivamente appena cio' sara' ufficializzato.

Vedi l'ordinanza della CE che annulla le precedenti decisioni europee (.pdf 346Kb)

Vedi l'ordinanza ministeriale n. 8246 del 30/3 che adegua l'Italia alla decisione CE del 14-2-2017 (.pdf 214Kb)


1/1/2017
Pubblicata l'Ordinanza del Ministero della Salute, firmata il 30/12/2016, che blocca la deroga all'utilizzo di anatidi e caradriformi utilizzati per l'attivita' venatoria a causa di focolai di influenza aviaria in Italia.

Vedi l'ordinanza che annulla la deroga all'uso dei vivi (File .pdf di 396Kb)


1 agosto 2008
Firmata l'Ordinanza che permettera' ai cacciatori di acquatici di tornare ad utilizzare i propri richiami vivi.
Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato l'ordinanza che ripristina l'uso dei richiami vivi. In ogni regione si dovra' attivare un sistema di controllo e censimento dei richiami vivi, cosi' come stabilito nelle riunioni al MdS.
Siamo molto soddisfatti di questo risultato e vogliamo ringraziare pubblicamente il MdS e tutti i tecnici che in questo periodo hanno lavorato per poter ottenere il ripristino dei richiami.
Un ringraziamento anche a tutti quei cacciatori che attraverso il sito Anatidi.it hanno collaborato con Anatidi.it e Angra Onlus per raccogliere i dati e le informazioni necessarie per poter dare un fattivo contributo al MdS.


Il comunicato stampa del MdS emesso il 1 agosto 2008:
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - UFFICIO STAMPA
Ripristino utilizzo dei richiami vivi nelle caccie tradizionali
Sottosegretario Francesca Martini firma Ordinanza

Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato oggi l'Ordinanza che ripristina la possibilita' di utilizzo dei richiami vivi nell'ambito delle caccie tradizionali alle specie migratorie, in particolare alle specie acquatiche. Il ripristino dell'uso dei richiami vivi e' motivato dal fatto che oggi il rischio della diffusione dell'influenza aviaria, che ne aveva determinato il divieto di utilizzo, e' ritenuto irrilevante.
Il patrimonio di tradizione venatoria e' ricco in tutta l'Italia e in particolare lungo il bacino del Po e in tutta la pianura padana fino al Delta e nelle zone vallive distribuite sui fiumi che ne caratterizzano il bacino idrografico. Basti pensare per esempio al Ticino, all'Adda, al Mincio, al Po, all'Adige.
Il Sottosegretario Martini ha dichiarato: “Ritengo molto importante per il mondo venatorio la firma di un'ordinanza che va proprio nella direzione della tutela di tradizioni che hanno fatto parte dell'identita' della nostra terra. Chiaramente la firma di questo provvedimento avviene in un momento in cui sono venute praticamente a decadere le motivazioni per le quali era stato precedentemente vietato l'uso dei richiami vivi”
.

Di seguito il testo dell'ordinanza (pubblicata sulla GURI n. 190 del 14/8/2008), che modifica l'Ordinanza del 19/10/2008 di divieto dei richiami vivi e che ne concede la deroga al loro utilizzo.


Vedi il documento inviato al Ministero della Salute (File .pdf di 45Kb)


20 maggio 2008
Si e' svolta presso il Ministero della Salute la riunione della Task Force in cui si e' parlato dell'applicazione della deroga all'uso dei richiami vivi per la caccia agli uccelli acquatici.
Ricordiamo a tutti che la CE con la decisione 2006/574/CE del 18 agosto 2006 informava gli stati membri di poter applicare la deroga all'uso dei richiami vivi sotto determinati criteri sanitari.
Presso il MdS si e' formato quindi un Gruppo di Lavoro incaricato di predisporre le norme per l'applicazione di tale deroga.
Nella riunione tenuta ieri si e' parlato proprio di queste norme contenute nel documento stilato dal Gruppo di Lavoro (ancora in forma di bozza) che, una volta firmato dal Ministro, sara' emanato come Ordinanza Ministeriale.
Anatidi.it e ANGRA hanno partecipato alla riunione consegnando anche i dati racconti dal "censimento dei cacciatori di uccelli acquatici" lanciato proprio dalle pagine di questo sito.
Ancora non abbiamo a disposizione il documento ufficiale, che dovrebbe essere pronto entro fine mese, quindi per ora non ci sbilanciamo a darvi informazioni che potrebbero poi rivelarsi non esatte.
La conduzione delle attivita' di applicazione delle norme sara' demandato alle Regioni/Provincie ed Enti Locali che dovranno occuparsi di gestire una anagrafe dei richiami vivi e provvedere ai controlli sanitari.


12 marzo 2008
Si e' riunito per la seconda volta il gruppo di lavoro presso il Ministero della Salute che deve valutare come applicare la deroga all'uso dei richiami vivi (Decisione della CE n. 2006/574/CE del 18 agosto 2006).
Il gruppo di lavoro emanera' un regolamento indirizzato alle singole regioni in cui saranno riportate le regole da rispettare per la gestione e l'utilizzo dei richiami vivi.


23 gennaio 2008
Presso il Ministero della Salute e' iniziata l'attivita' del gruppo di lavoro, composto soltanto dagli incaricati dagli enti e amministrazioni pubbliche coinvolte (Ministero, Regioni, Provincie, INFS, IZS delle Venezie, ecc. ), che dovra' stabilire le norme ed il regolamento per applicare la deroga all'uso dei richiami vivi per la caccia agli uccelli acquatici.
Auspichiamo che tale gruppo di lavoro riesca finalmente ad emanare questo regolamento tanto atteso dai cacciatori di acquatici ed avere nuovamente la possibilita' dalla prossima stagione venatoria di trascorrere l'alba insieme ai nostri richiami vivi.


21 dicembre 2007
Ordinanza del Ministero della Salute che proroga di un anno l'ordinanza del 25 agosto 2005, e quindi viene prorogato di un anno il divieto di utilizzo dei richiami vivi (pubblicata sulla GURI n.48 del 26-2-2008).

Vedi il documento inviato al Ministero della Salute (File .pdf di 255Kb)


15 dicembre 2007
Il 31 dicembre 2007 scade l'ordinanza del Ministero della Salute del 18 ottobre 2005 che vieta l'uso dei richiami vivi a causa dell'influenza aviaria.
Su decisione della CE l'Italia ha deciso di prorogare per altri due anni l'ordinanza relativa al divieto dei richiami vivi.
Pero' prima che questa ordinanza venga prorogata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale passera' del tempo (ma pare che sia stata gia' firmata dal Ministro).
Il MdS, in una trasmissione registrata su Caccia&Pesca di Sky, ha comunque affermato che da meta' gennaio si lavorera' per emanare una deroga all'uso dei richiami vivi per la caccia agli uccelli acquatici e quindi permetterne l'utilizzo dalla prossima stagione venatoria.
Questo e' quanto ad oggi.
Appena la proroga al divieto dei richiami vivi verra' pubblicata sulla GU cercheremo di comunicarlo tempestivamente a tutti i cacciatori di acquatici, perche' da quel momento il divieto ritornera' in vigore e la sanzione per l'utilizzo dei vivi con il divieto in essere e' penale.
Nel momento in cui l'ordinanza verra' ufficializzata il MdS trasmettera' l'informativa a tutti gli interessati, quindi anche le associazioni venatorie.
Presso di loro si "dovrebbe" trovare questa informativa. Quindi fate attenzione!!!
Se decidete di utilizzare i richiami vivi tenete presente che nell'incertezza normativa qualche "zelante" guardia venatoria, nel caso in cui l'ordinanza non sia stata pubblicata sulla GU ma soltanto trasmessa agli organi competenti ed agli interessati, potrebbe comunque farvi un verbale.
Quindi si andrebbe incontro alle solite discussioni ed eventualmente alle carte bollate per fare ricorso.
Con questa "incertezza normativa" e' meglio evitarne l'utilizzo (questo e' il nostro consiglio).


18 agosto 2006
DECISIONE DELLA COMMISSIONE n. 2006/574/CE che modifica la 2005/734/CE del 19 ottobre 2005 recante deroga al divieto dell'utilizzo di uccelli da richiamo appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriformi nell'attivita' venatoria.


20 giugno 2007
Task force sull'avifauna acquatica presso il ministero della Salute: e' stato discussa dai presenti al tavolo consultivo presso il Ministero della Salute (a cui ha partecipato anche Anatidi.it-ANGRA) l'opportunita' di concedere le deroghe previste dalla Decisione 2006/574/CE per quanto riguarda l'utilizzo dei volatili appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi come richiami vivi nell'attivita' venatoria.
Sia l'IZS delle Venezie che l'INFS ora ISPRA hanno dato parere favorevole purche' si mettano in atto una serie di accortezze previste dalla decisione comunitaria, tipo: identificazione dei soggetti, tracciabilita' e rintracciabilita' dei richiami, separazione netta tra volatili domestici e richiami, sorveglianza sanitaria di tutti volatili.
Sono comunque emerse alcune difficolta' per attuare questa deroga, che consistono nei seguenti punti:

Censimento dei richiami vivi: al momento non si conosce un numero dei richiami vivi disponibili dai cacciatori di acquatici;
Metodo di identificazione: non esiste un supporto normativo che regoli in modo uniforme il metodo di inanellamento dei richiami ne una autorita' di controllo;
Tracciabilita' degli spostamenti dei richiami vivi: occorre definire un sistema di segnalazione che regoli e controlli gli spostamenti dei richiami vivi sul territorio;
Controllo sierologico dei richiami: e' necessario controllare a livello sanitario tutti i richiami vivi almeno all'inizio e al termine della stagione venatoria.

Occorrera' quindi da parte del MdS approfondire l'argomento, iniziando, in particolare, dalla tematica del censimento e identificazione dei richiami vivi.
Poiche' prima di concedere le deroghe, secondo quanto prescritto dalla Decisione 2006/574/CE, deve essere trasmessa alla Commissione una valutazione del rischio corredata da informazioni sulle misure di biosicurezza che verranno previste, il MdS ha invitato tutte associazioni venatorie a fornire ogni elemento informativo utile sulla pratica dell'attivita' venatoria alla specie acquatiche, sottolineando che in carenza di dati utili sara' molto difficile formulare un'adeguata analisi del rischio correlata all'uso dei richiami.
Tutto questo in tempi brevi, poiche' piu' tempo si impiega a fornire queste informazioni piu' tempo ci vorra' per far riammettere i richiami vivi. Tenendo presente che il 31/12/2007 alla scadenza dell'ordinanza ministeriale del 18/10/2005 di divieto non e' affatto esclusa una sua proroga.
Naturalmente Anatidi.it e l'ANGRA daranno il suo contributo a questa attivita', l'importante e' partire da un censimento il piu' possibile preciso del numero dei cacciatori di acquatici (specializzati e saltuari) e dei richiami vivi che si utilizzano per l'attivita' venatoria sull'intero territorio nazionale.
Le AA.VV si attiveranno per il reperimento dei dati, quindi invitiamo tutti i cacciatori di acquatici ad andare nelle rispettive sezioni/circoli per sentire cosa le loro associazioni stanno facendo.
Ribadiamo che e' nell'interesse di tutti noi dare queste informazioni in tempi brevi al MdS.


11 febbraio 2006
Ordinanza del Ministero della Salute: misure urgenti di protezione per casi di influenza aviaria ad alta patogenicita' negli uccelli selvatici che recepisce la direttiva 2005/94/CE. In questa ordinanza di definiscono le zone di protezione e zone di sorveglianza.

Vedi il documento inviato al Ministero della Salute (File .pdf di 47Kb)


20 dicembre 2005
Emanazione della direttiva comunitaria 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l'influenza aviaria.


21 ottobre 2005
Decisione della Commissione Europea n. 2005/745/CE: che aggiorna la 2005/734/CE del 19 ottobre 2005 propone di adottare alcune misure di bio sicurezza per ridurre il rischio di trasmissione del virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicita' del sottotipo H5Nl dai volatili selvatici alle popolazioni di volatili domestici e alla definizione di un sistema di allerta rapido nelle aree a rischio elevato.


22 ottobre 2005
Ordinanza del Ministero della Salute: Piano di monitoraggio straordinario per l'influenza aviaria nell'avifauna selvatica che recepisce la 2005/745/CE.

Vedi il documento inviato al Ministero della Salute (File .pdf di 86Kb)


19 ottobre 20005
Decisione della commissione europea n. 2005/734/CE che istituisce misure di biosicurezza per ridurre il rischio di trasmissione dell'influenza aviaria ad alta patogenicita' provocata dal virus dell'influenza A, sottotipo H5N1, dai volatili che vivono allo stato selvatico al pollame e ad altri volatili in cattivita', e che prevede un sistema di individuazione precoce nelle zone particolarmente a rischio.


19 ottobre 2005
Ordinanza del Ministero della Salute: vietato l'uso dei richiami vivi.
A seguito della riunione del tavolo tecnico svolta al Ministero della Salute il 18-10-2005, e' stata pubblicata sul sito web del Ministero della Salute l'ordinanza che vieta l'utilizzo di richiami vivi (in particolare si veda il comma 5 dell'articolo 1) appartenenti all'ordine degli Anseriformi e Caradriformi (pubblicata sulla GURI n. 254 del 31-10-2005).

Vedi il documento inviato al Ministero della Salute (File .pdf di 44Kb)


16 settembre 2005
Il Gruppo Ricerca di Anatidi.it offre la sua collaborazione al Ministero della Salute.
A seguito della crescente preoccupazione riguardo un possibile contagio dell'uomo con il virus H5N1 ad alta' patogenicita', Markos Kyprianou, Commissario Europeo alla Sanita' e alla Protezione dei Consumatori, in una sua dichiarazione ufficiale ha affermato di coinvolgere i cacciatori europei nell'azione di prevenzione contro la diffusione del virus killer.
In special modo e' ritenuto fondamentale il ruolo svolto dai cacciatori di acquatici per controllare e monitorare la eventuale presenza di uccelli trovati morti per cause sconosciute.
A fronte di questo, dopo primi contatti con alcune Istituzioni, il 16 settembre 2005 Anatidi.it, attraverso il suo Gruppo Ricerca, ha inviato una formale richiesta di collaborazione al Ministero della Salute, rendendosi disponibile insieme a tutti i collaboratori e rilevatori ad attivarsi per fronteggiare questa emergenza.
Il MdS ha accettato la nostra proposta invitando i rappresentanti del Gruppo Ricerca a partecipare alle riunioni di Task Force sull'avifauna acquatica.

Vedi il documento inviato al Ministero della Salute (File .pdf di 24Kb)


25 agosto 2005
Ordinanza del Ministero della Salute: emanazione delle misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile e (pubblicata sulla GURI n. 204 del 2 settembre 2005).



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