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La specializzazione della licenza secondo Guerino Morselli
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Per quanto mi riguarda credo da sempre che la specializzazione sia
la soluzione a molti problemi, credo, con Sorrenti, che potrebbe determinare una svolta
tecnica e consapevole di questa caccia da terzo millenio...DOVREBBE.
In realtà se qualcuno può prendere una opzione del tipo "stanziale e migratoria
vagante e da appostamento provvisorio" allora proprio non ci siamo.
Nella realtà io "specializzato" se esco con il fucile dal mio appostamento ho un
sacco di limiti e rischio continuamente infrazioni, non caccio altro che il mio...nella buona
e nella cattiva stagione.
Altri si possono mettere a 100 metri da me se solo hanno sentito odore di giornate buone, lo
fanno dopo essere andati a "rompere" nelle zone a tordi, poi passano alle allodole, il tutto
dopo essersi sfogati e eccitati nel desertificare la stanziale in 15 giorni.
Insomma, ognuno cacci come meglio crede e tutte le cacce e i modi, se legittimi, sono degni di rispetto.
Ma non mi si parli di specializzazione se questa non é altro che un modo per ingabbiarsi
senza ricavarne altro utile che poter proseguire una caccia tradizionale e altamente qualificata...a
costi solo miei!
Fra parentesi, come specializzato, fisso e inamovibile, sono controllato mediamente due o tre volte
per stagione (senza contare le volte che sono controllato a distanza senza saperlo) facile con me
che non mi muovo da lì... quanti possono vantare un simile controllo? Quanti tesserini di vaganti
possono vantare tre firme di controllo della vigilanza per stagione? Vi sembra verosimile che una
tale pressione di controllo non porti a quasi sicure contravvenzioni?
Sono bravo a non prenderne ammettetelo!
Ma niente toglie a una evidente disparità
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