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La caccia all'estero
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Ormai sempre piu' spesso si leggono articoli o si partecipa attivamente
alle discussioni che hanno come tema la caccia all'estero.
Molti sono i cacciatori che vanno volentieri a caccia fuori confine, ma
altrettanti sono completamenti contrari a questi viaggi.
Ma cosa e' che ci spinge a cacciare all'estero?
Personalmente e' la voglia di cacciare liberamente, di
passare per la campagna senza che nessuno ti guardi
con disprezzo, di trovarsi la sera con gli amici a
parlare di caccia e fare previsioni per il giorno
seguente: sentendoti libero di poter decidere cosa e
quanto cacciare.
La caccia all'estero e' inoltre una occasione per conoscere animali, habitat
e modi di caccia a volte molto diversi dai nostri. In fondo credo che
nessuno sia contrario a fare un viaggio di caccia che arricchisca la nostra
personale cultura venatoria.
Ma c'e' qualcosa della caccia all'estero che non
apprezzo: sono coloro che partono con lo spirito non del cacciatore ma di
colui che vuole fare il "numero", nonche' tutte quelle agenzie di
viaggio che hanno sotterrato il proprio rispetto per la fauna e la
caccia (se mai lo hanno avuto) solo ed esclusivamente per ottenere un
vantaggio economico.
La caccia all'estero DEVE essere vissuta esattamente
come una uscita di caccia dalle nostre parti. Non si
deve fare un record, non dobbiamo partire con
l'intenzione di sparare 1000 cartucce o uccidere centinaia di
uccelli.
Tirare a centinaia di anatre cosi' tanto per farlo, in un posto dove
chiunque potrebbe essere al tuo posto e fare le stesse cose, non arricchisce
la tua personale conoscenza sulla caccia agli acquatici. Non si fa altro
che uccidere animali.
Molti lo sanno gia', ma quando si va all'estero si
deve chiedere di poter cacciare seriamente e non di
sparare e basta!!!
E diffidate da chi propone solo carnieri mirabolanti.
Come tutti noi sappiamo la caccia non significa solo abbattere un animale.
Quindi: sono favorevole ai viaggi di caccia all'estero, ma che vengano fatti
seriamente e con il dovuto rispetto per il paese in cui ci rechiamo e, soprattutto,
agli animali che andiamo a cacciare.
L'argomento e' delicato e potrei parlarne ancora a lungo, ma io mi fermo
qui perche' aspetto le vostre osservazioni.
Un saluto a tutti gli amici di Anatidi.it
Paolo Bocchini
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