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La punzonatura delle armi da fuoco ad anima liscia
Le punzonature delle armi da fuoco, in particolari delle armi ad anima liscia, sono estremamente importanti per risalire all’anno di fabbricazione del fucile da caccia e per essere al corrente delle caratteristiche tecniche della propria arma.
Nel futuro con l’introduzione dell’obbligo nelle zone umide di utilizzare munizioni caricate con pallini alternativi al piombo, sapere esattamente cosa si può sparare con un fucile sarà estremamente importante in primis per non correre il rischio di rovinare l’arma e, soprattutto, per evitare problemi più seri alla propria persona!

Veniamo alla descrizione delle principali punzonature del Banco di Prova Nazionale che possiamo trovare sulle nostre armi.


Anno di fabbricazione dell'arma
Nel periodo antecedente il 1953, la data è stata indicata per esteso con un punzone riportante l'anno completo di tutte e quattro le cifre.
A partire dal 1954 si è iniziato, invece, ad indicare l'anno con un numero romano, partendo con la X.

Con il passare degli anni pero’ si resero conto che indicare la cifra con i numeri romani avrebbe richiesto una punzonatura troppo lunga: così dal 1971 invece che indicare l’anno con la cifra XXVII si decise di modificare la punzonatura utilizzando numeri romani e arabi: così si opto’ per XX7.
Seguirono XX8 per il 1972 e XX9 per il 1973, per finire con XXX nel 1974.

Dal 1975, si abolirono i numeri romani e si decise di indicare l'anno con un codice di due lettere partendo dalla sigla: AA, nel 1976 si sarebbe utilizzato AB, e così via.
Il problema è che sono state saltate alcune lettere, quindi solo disponendo dell'elenco completo dei codici si può risalire con certezza all'anno di costruzione dell'arma.

Di seguito riportiamo l’elenco completo aggiornato al 2007:
X = 1954 XX8 = 1972 AZ = 1990
XI = 1955 XX9 = 1973 BA = 1991
XII = 1956 XXX = 1974 BB = 1992
XIII = 1957 AA = 1975 BC = 1993
XIV = 1958 AB = 1976 BD = 1994
XV = 1959 AC = 1977 BF = 1995
XVI = 1960 AD = 1978 BH = 1996
XVII = 1961 AE = 1979 BI = 1997
XVIII = 1962 AF = 1980 BL = 1998
XIX = 1963 AH = 1981 BM = 1999
XX = 1964 AI = 1982 BN = 2000
XXI = 1965 AL = 1983 BP = 2001
XXII = 1966 AM = 1984 BS = 2002
XXIII = 1967 AN = 1985 BT = 2003
XXIV = 1968 AP = 1986 BU = 2004
XXV = 1969 AS = 1987 BZ = 2005
XXVI = 1970 AT = 1988 CA = 2006
XX7 = 1971 AU = 1989 CB = 2007



Punzonature relative al collaudo del Banco Nazionale di Prova
Tutte le armi da fuoco dei Paesi aderenti alla C.I.P. (Commissione Internazionale Permanente per la prova delle armi da fuoco portatili) sono soggette a collaudo ed a certificazione tramite l'impressione dei Marchi dei Banchi di Prova dei rispettivi Paesi e riconosciuti in reciprocità in forza della Convenzione Internazionale di Bruxelles del 1 luglio 1969.

Per il collaudo, sull'arma presentata al Banco Nazionale di Prova dal fabbricante, andranno impresse sulla canna e sulla basculla: il numero di matricola, il marchio del fabbricante ed il calibro.

Inoltre per i fucili ad anima liscia deve essere impresso:
- la lunghezza di camera (esempio : cam.70 oppure 70)
- il diametro della camera (esempio : 18,7)

Dopo il collaudo visivo e dimensionale dell'arma e della prova di sparo, il Banco Nazionale di Prova imprime sull’arma i marchi forniti dalla zecca di stato.


I simboli delle Punzonature
  Tipo di Prova Marchio
1 Punzone distintivo del Banco di Prova di Gardone Val Trompia apposto su tutte le armi
2 Prova definitiva a polvere nera
3 Prova definitiva a polvere senza fumo
4 Prova superiore a polvere senza fumo
5 Punzone di Conferma Nazionale delle Armi Italiane. Marchio di omologazione del prototipo degli apparecchi a carica esplosiva portatili
6 Punzone di riprova
7 Punzone prova con pallini acciaio
8 Marchio controllo delle munizioni


Ulteriori informazioni:
La Redazione di Anatidi.it ha ricevuto una precisazione rispetto quanto pubblicato su questa pagina.
Come riceviamo pubblichiamo anche questo messaggio di sicuro interesse:


La classificazione delle moderne armi da caccia, e la loro punzonatura ad opera del Banco di Prova per le armi da fuoco di Gardone Val Trompia, inizia nel 1944 sul finire del II° conflitto mondiale.
E pertanto è da quella data che viene "datata" l'arma con numeri romani a partire da I.
La datazione, non corrisponde alla messa in commercio dell'arma, ma ne è la nascita, sancita dal completamento delle punzonature al Banco di Prova. Pertanto, non è raro trovare sulle nostre rastrelliere: Franchi 48Al, vari Beretta S55 oppure delle belle doppiette Beretta o Gitti, recanti una stampigliatura dal I al IX (1953).

E' stata invece voluta, a partire dal 1975 con la datazione alfabetica (doppia lettera) AA e per evitarre confusione l'omissione delle lettere AO ed AQ, simili e facilmente confondibili con la precedente AD (1978).

La matricola, che è la targa dell'arma e della canna (pochi sono ad esempio i semiautomatici monomatricola castello/canna), rappresenta il vero certificato anagrafico dell'arma: ad esempio a quel codice numerico o alfanumerico deve corrispondere, in quanto così registrato, una canna senza bidella e da 71 cm con camera magnum da 76mm e le varie prove di pressione; ad un altro numero, corrisponde un sovrapposto con bascula a mezza piastra, canne da 67 con strozzatori, e cameratura da 70mm più le altre punzonature di prova obbligatorie.

Questa precisazione finale serve a ricordare che sia l'arma che le canne non vanno mai manomesse in quanto, tagliando p.es. una canna si commette un illecito identico allorchè si manomettesse il motore di un'auto per aumentarne i cavalli registrati al PRA sul libretto.
Chi volesse tagliare una canna, magari a causa di un rigonfiamento finale, dovrebbe recarsi dall'armiere il quale ridurrebbe sì la lunghezza della stessa, che andrebbe poi regolarmente ripunzonata in sigla "modificata" presso il Banco di Prova.

Tanto vi dovevo per precisazione, con affetto
Salvatore L. - Bo


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