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Cacce e Cacciatori in via d'estinzione di Michele Casalino
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"Verso il lago vado,
nel buio indovino il sentiero;
sulle spalle l'insidia.
Il vento dirige fra le cannucce la sua musica;
seguo il canto di un Germano che si spegne fra le stelle"
Cacciatori si nasce e si muore; la caccia che ho sempre amato sta
morendo, per essere uccisa, come tante cose belle, da quello che
noi vogliamo chiamare progresso, ma in realtą non č che egoismo, dove č pił
importante avere che essere. Per me, la caccia, non č mai stata
una passione, nč tanto meno uno sport, bensi un istinto, che
insieme alle cose necessarie per praticarlo (cani, richiami,
fucili, cartucce ecc.) č diventato un rito, dove gli spazi sono
le cattedrali e l'altare dove poter pregare in solitudine č
rappresentato dal lago e dal fiume, il soffitto č il pił bello
del mondo, a volte stellato,a volte sereno, talvolta imbronciato.
Proprio sotto questo tetto ho sempre ricercato me stesso. Per lungo
tempo mi sono chiesto: io chi sono? chi siamo tuti noi?. Non lo so,
nč voglio saperlo e spero non si sappia mai.
Quello che č certo č
che per l'essere umano la caccia ha sempre rivestito un ruolo
fondamentale, talmente importante che senza di essa l'umanitą non
esisterebbe. Da quando l'uomo, ha creato la storia, attraverso
disegni e pitture, ha esaltato la caccia come'essenza della vita
stessa. So di avere ucciso, di avere versato sangue innocente, ma
non ho mai sprecato il frutto delle mie battute di caccia; e non
vedo quale differenza ci sia nel mangiare un pollo piuttosto
che un anatra o una beccaccia.
Sarebbe bello dopo l'abbattimento di un'anatra, poterle soffiare nel
becco e ridarle la vita, ma purtroppo non č cosi.
Io sono ancor giovane, ma ho avuto la fortuna e il grande piacere di
conoscere persone che per la caccia e la cinofilia hanno speso una
vita, hanno lottato con forza e tanta dignitą. E grazie a loro
che ancora oggi possiamo praticare, godere e tramandare il nostro
istinto cacciatore, permettendoci di riequilibrare i giusti rapporti
che una pseudo politica ambientale e culturale ha strumentalizzato
e stravolto; e di far si di continuare a permettere ai nostri
figli, quell'istinto iniziato millenni orsono!
Michele Casalino
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Michele Casalino, Romano classe 1965, residente da sempre nei pressi delle piane del Fiume Tevere
da qui e' nata la sua passione per l'attivitą venatoria "specialistica" verso gli uccelli acquatici,
di cui ne e' affascinato e fortemente attratto. Nel 1997 ha conosciuto l'Argentina, grazie alla moglie,
e da allora - possedendo anche il porto d'armi argentino - ogni anno con parenti e amici si dedica anche
agli acquatici del sud america.
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